Ambra Jovinelli: “Nudi e crudi” con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi

RomaOggi la nuova recensione sul recentissimo spettacolo “Nudi e crudi” al Teatro Ambra Jovinelli, con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi. Segui Occhiapertiblog anche su Facebook!

Una sera i coniugi Ransome tornano a casa da teatro e la trovano completamente svaligiata. Non solo gioielli e valori, ma anche tavoli, sedie, lampadari, prese elettriche… dopo essersi ripresi dallo choc iniziale, i protagonisti intraprendono due percorsi diversi per ritrovare la propria identità:

se infatti la moglie, sin dalle piccole cose, costruisce un approccio alternativo rispetto alla vita “precedente”, il marito al contrario non riesce ad abbandonare il benessere materiale somministrato dalla dimora colma di comfort. Nel corso dello spettacolo si capirà il come e il perché del furto, ma è ben poca cosa rispetto agli scenari che ci si potrebbe aspettare.

Il testo di Alan Bennet mostra il tipico humour inglese, pungente ma garbato. Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi danno corpo e voce ai due coniugi in modo preciso ed elegante, tuttavia personalmente ho trovato la recitazione monotona e lenta, e lo spettacolo ha stentato a decollare. Sinceramente sono andata all’Ambra Jovinelli incuriosita da Paolo Calabresi: chissà come sarebbe stato dal vivo l’ex iena, il “Biascica” della serie televisiva Boris, e lo “Zio Gianni” dell’ora di cena? Purtroppo in “Nudi e crudi” non ho ritrovato quell’ironia che lo contraddistingue.

Lo spettacolo è diviso in scene introdotte da un terzo attore (Nicola Sorrenti) in chiave giullaresca, il quale si fa complice dello spettatore durante sue incursioni assumendo le sembianze di vari personaggi (il poliziotto, la psicologa, il rasta…) tuttavia le sue movenze circensi mi hanno coinvolta poco (personalmente le ho trovate stereotipate e poco funzionali allo svolgimento delle scene successive, con il rischio di diventare didattiche); una maggior omogeneità e complicità nella recitazione dei tre attori, pur mantenendo i rispettivi contrasti, sarebbe stata maggiormente apprezzabile. Le scelte scenografiche sono state adeguate alla drammaturgia: un forte contrasto fra l’iniziale cruda nudità della casa e, alla fine, l’opulenza altrettanto cruda e asettica del restaurato benessere materiale. Ho notato una leggera dissonanza fra costumi, oggetti e ambientazione storica (costumi e drammaturgia rimandano a fine Novecento, mentre alcuni oggetti e comportamenti sono palesemente contemporanei).

In generale, lo spettacolo ha difettato di tensione, lo humor inglese è stato tradotto in modo freddo e distante; non mi sono affatto sentita coinvolta, e Paolo Calabresi ha condito con ben poca vis il proprio personaggio.

Ho fatto un resoconto dello spettacolo il più possibile sincero, con una critica costruttiva e motivando le mie scelte. Per ammorbidire un po’ la recensione, dirò che la cornice della serata è stata l’Ambra Jovinelli, un teatro delizioso e dal gusto retrò in zona Termini/ San Lorenzo. Questa stagione, come la precedente, è ricca di spettacoli di comici e attori presenti anche al cinema e in televisione che propongono pièces curatissime e simpatiche che non mi hanno mai delusa (come il “Furioso Orlando” e “Giocando con Orlando” con Stefano Accorsi e Marco Baliani, e “Qui e ora” con Valerio Mastandre e Valerio Aprea).

 

Articolo di: Alice Palombarani

Scritto e pubblicato il: 07.02.2016

Su: occhiapertiblog.wordpress.com

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“Nudi e crudi” al Teatro Ambra Jovinelli

Dal 28 gennaio al 7 febbraio 2016

Presentato da Artisti Associati
Con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi
e con Nicola Sorrenti
di Alan Bennett
Traduzione e adattamento teatrale Edoardo Erba
Regia Serena Sinigaglia

 

Orari spettacolo
dal martedì al sabato h 21:00, la domenica h 17:00

sabato 30 gennaio ore 16:30-  sabato 6 febbraio doppia recita ore 16:30 ore 21:00

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