Stare al passo con i tempi: la stampa e Whatsapp.
Le notizie che passano sui media tradizionali come tv e radio vengono riprese e amplificate dai social media come Twitter, Facebook, Whatsapp. Ma avviene anche il contrario: per stare al passo con i tempi, i media tradizionali parlano con il linguaggio dei social. Iniziamo oggi con il primo avvistamento: la carta stampata – e precisamente la pubblicità – che usa il linguaggio di Whatsapp, fra scarti temporali e attenzione alla longevità. Ma dov’è la call-to-action?
In questo blog abbiamo parlato tante volte dell’uso di Facebook e di Twitter. Oggi inauguriamo una rubrica di tre casi studio su Whatsapp. Ecco il primo.
Questa qui sopra è la pubblicità che una nota marca di arredamenti ha inserito in un giornale cartaceo.
Vediamo che la pubblicità simula visivamente una chat di Whatsapp con tanto di doppia spunta, orario ed emoji.
La chat ci comunica che:
- La marca di arredamento vende un (nuovo) divano
- Il divano è piacevole
- Ci sono sconti
- A chattare sono due persone che hanno confidenza fra loro: usano le emoji e un linguaggio informale.
La call-to-action, cioè quella parte del messaggio che invita a compiere un’azione, non è esplicitata chiaramente (ossia non c’è scritto: “Vieni a trovarci nei nostri negozi”) ma è implicita e fa leva sulla promozione di mobili a prezzi fortemente scontati.
Questa pubblicità gioca anche – forse inconsapevolmente – con uno scarto temporale: la chat in basso riprende lo stile visivo di Whatsapp, un’app giovanile e smart; il testo in alto mostra i 70 anni di storia del brand.
La longevità in questo caso è usata come sinonimo di affidabilità, stabilità e superamento delle difficoltà. E’ un attributo usato soprattutto dalle imprese storiche.
Passato e presente sono categorie funzionali all’identità di marca in primis e poi alla pubblicità a patto che convergano nella capacità innovativa della marca, in direzione del futuro.
Articolo di: Alice Palombarani
Scritto e pubblicato il: 25.09.2018
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